Viaggio pittoresco in Puglia
1778, maggio. Jean B. Claude Richard abate di Saint-Non giunge nell’estremo lembo del Sud insieme a una équipe di incisori, disegnatori e altri artisti, per fermare su carta il “paesaggio pittoresco” di queste terre. Pittore e incisore egli stesso, ma anche fine letterato, Saint-Non segna il sorprendente incontro con i colori meridionali, la luce abbacinante, la vegetazione dalla qualità unica e irripetibile, come anche le architetture e il mare. Tutti elementi che cita nei suoi scritti e al contempo impressiona sulle tavole che qui si riportano accanto al testo. Ma le annotazioni del Voyage non offrono solo un interessante scorcio del paesaggio pugliese del Settecento: toccano anche usanze e tradizioni locali, costituendo una preziosa testimonianza della storia del tarantismo in Puglia. «E si legge una Puglia che, da Ariano, Troia e Lucera, fino alla Terra d’Otranto, appare come paese incantato, talvolta triste e selvaggio, in cui frutteti e orti fecondi si mescolano in un arcobaleno di boschetti, vigneti e oliveti, a rendere il paesaggio preziosamente cangiante, sconfinato da colline e dossi, lambito da onde carezzevoli, e scandito, tra l’azzurro del mare e il blu del cielo, da torri e campanili dagli stili più bizzarri» (dalla nota critica di Fulvia Fiorino Dotoli).<