Confine

Il confine è una linea immaginaria, un insieme non visibile dentro cui vive ciò che ci definisce. Confine è corpo, prima che geografia, è limite dentro cui le identità provano a raccontarsi. È ciò che deve essere superato per unire, valicato per conoscere, sfidato per esistere. È presupposto imprescindibile dell’immaginazione e del cambiamento, porta girevole per creare altri mondi e altri modi. Il confine è miraggio di approdo e deriva, porto franco e soglia di cambiamento, dove tutto diviene e la realtà che muta può trovare casa. È uno spazio di pensiero prima che di azione, perché la sua essenza è contenere quello che ancora non è: lo spazio delle libertà.

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