La parmigiana e la rivoluzione
«Cucinare è un atto politico.
Lo è la parmigiana di mia nonna, fatta solo in agosto,
periodo delle melanzane di stagione.
Può esserlo evitare di comprare creme fosforescenti
spacciate per pappe per bambini».
Quello di Donpasta è un omaggio alla cucina popolare, che è democratica, creativa, sana, ambientalista, festaiola, meticcia, tollerante, antitetica alla cucina dei cuochi VIP e a quella di plastica delle TV.
Il rock’n’roll e le cucine delle nonne, i Rolling Stones e la porchetta, le fritture e i vinili sono i suoi ingredienti indispensabili per far festa, per proteggersi facendo comunità, per resistere al cattivo mangiare e alle aberrazioni del mondo del cibo.
Lo si è fatto da sempre. Sarebbe sufficiente leggere degli arrivi di Ulisse in terra straniera, per accorgersi che le braci di agnello, la lira, il cantastorie e il vino erano lì per accoglierlo.
Per questo, Donpasta è arrivato alla conclusione che, a tavola, la forchetta va sempre messa alla sinistra del piatto.<