Louis Wirth
Louis Wirth (1897-1952),
di origini tedesche, studente mancato di medicina, si laurea nel 1919 presso il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Chicago dove resterà fino alla morte. Allievo di Park, studioso della città, ne sviluppa l’interpretazione in rapporto con la tradizione europea di Georg Simmel e le specificità statunitensi elaborate a Chicago. Il suo contributo al volume di Park e Burgess sulla città (Wirth, 1925) lo fa conoscere come studioso attento della realtà urbana, riconoscimento confermato dai suoi lavori sul ghetto (1926 e 1928), e reso definitivo dal suo articolo "L’Urbanesimo come modo di vita" (1938).
Promotore della sociologia clinica (1931) Wirth è stato ancora di più legato alla teoria sociologica, alla sociologia della conoscenza, lavorando su Mannheim, e allo studio delle minoranze, in una visione che legava il sociologo e la sociologia a presenze e interventi sociali concreti. Presidente dell’American Sociological Association (1946) e primo presidente dell’International Sociological Association (1950), legato a Herbert Blumer e all’interazionismo, Wirth resta nel tempo uno dei sociologi che hanno dato maggior senso alla disciplina.