Vi informiamo che il nostro negozio online utilizza i cookies statistici e non salva nessun dato personale automaticamente, ad eccezione delle informazioni contenute nei cookies.

Ok

Annie Marion Maclean

Annie Marion MacLean

Annie Marion MacLean (Prince Edward Island, Canada, 1866 - Pasadena, USA, 1934), sociologa di origini canadesi ma divenuta americana per propria volontà, animata, come altre giovani docenti e ricercatrici, da un interesse profondo e continuo per la riforma sociale, ha contribuito in modo sostanziale all'istituzionalizzazione e allo sviluppo della sociologia. Questo, la sua lunga attività didattica e di ricerca nell’università, la peculiarità del suo approccio analitico, la continuità della sua collaborazione all’«American Journal of Sociology», la sua presenza nell’«American Sociological Society» e nell’associazione Kappa Alpha Theta non sono valse (a lei come ad altre donne, prima delle quali Jane Addams) a farle superare la marginalità di collocazione all’interno dell’Università di Chicago e ad avere un pieno riconoscimento accademico. Le sue ricerche, fondate sul metodo del lavoro di contatto e della raccolta di dati di prima mano, hanno come referente principale le condizioni di lavoro delle donne (e dei bambini) interne ai processi contraddittori di sviluppo degli Stati Uniti della seconda metà del XIX secolo. Le sue indagini sul lavoro nei grandi magazzini, negli sweatshops, nella raccolta di luppolo sono essenziali non solo per i metodi seguiti ma anche per l’attenzione rinnovata ai processi contemporanei di emancipazione e subalternità, di autonomia e sfruttamento determinati dalle nuove realtà sociali. Questi interessi traspaiono anche dai suoi principali volumi Wage Earning Women (1910), indagine sul lavoro femminile svolta in collaborazione con il Comitato direttivo nazionale dell’YMCA e realizzata attraverso una presenza in centinaia di fabbriche; Women Workers and Society (1916), analisi delle condizioni di lavoro femminili in una “fabbrica modello”, mentre i suoi interessi, anche contraddittori sul piano teorico, per l’immigrazione trovano espressione nel volume Modern Immigration (1925), chiaro invito per i nuovi immigrati a un'americanizzazione che riconosca le condizioni culturali, e di potere, esistenti facendone premessa per i processi di integrazione.

Nuovo Registro conti

Hai già un account?
Entra invece O Resetta la password