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Annabella Rossi

Annabella Rossi

Annabella Rossi (1933-1984)
ha svolto il suo lavoro di antropologa culturale presso il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma (oggi ICPI – Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura) e presso l’Università degli Studi di Salerno dove ha insegnato nel Corso di Laurea in Sociologia.
Allieva di Ernesto de Martino, si formò, come ricercatrice “sul campo”, partecipando alle sue campagne di ricerca nel Salento. In seguito, i suoi interessi di studiosa e le sue indagini si allargarono fino a comprendere altri aspetti della cultura tradizionale meridionale.
In particolare si occupò degli spettacoli di piazza romani, delle feste e dei pellegrinaggi, del carnevale e del tarantismo in Campania. Le sue indagini etnografiche sono sempre state condotte con l’ausilio di dispositivi di documentazione audiovisiva.
Ha pubblicato: La fatica di leggere (in collaborazione con Piccone Stella S., Roma 1964); Le feste dei poveri (Bari 1969, poi Palermo 1986); Lettere da una tarantata (Bari 1970, poi Lecce 1994); Un caso di magia tra i Monti Picentini (Salerno 1976); Carnevale si chiamava Vincenzo (in collaborazione con De Simone R., Roma 1977), E il mondo si fece giallo (postumo, Vibo Valentia 1991), oltre a numerosi saggi su varie riviste, tra cui «Il Contemporaneo», «Nuovi Argomenti», «La Critica Sociologica».

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