Pubblicato il: 27.04.2023
Formato: 20x20
Pagine: 48 ill.
ISBN: 9791281083226
Collana: Rosso & Viola
Scèblasti
Un mistero nella notte
Autore: Roberta Marsano
Autore: Francesco Cuna
Collana: Rosso e Viola
Questo albo nasce dalle ricerche delle alunne e degli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado di Zollino (Le) che hanno indagato sulla scèblasti – il tipico pane condito con verdure – raccogliendo le informazioni dalla voce di parenti, vicini, conoscenti, instaurando così un filo di memoria continuativo con il passato.
I racconti hanno ispirato gli autori – Roberta Marsano del testo e Francesco Cuna delle illustrazioni – nella narrazione di una storia contemporanea, in cui la scèblasti si trasforma in una «palletta impazzita», e saltellando per gli uffici, la scuola e le vie del paese coinvolge e trascina una comunità intera. Una folla incredula e preoccupata si pone al seguito dell’informe, molliccia e impertinente scèblasti; finché la saggezza e l’audacia della signora Giulietta penseranno a rimettere le cose a posto.
L’albo, mantenendo saldo il legame con la comunità di riferimento, costruisce un ponte tra passato e presente e parla a tutti – grichi, salentini e non – nella prospettiva di salvaguardare e valorizzare una storia ‘locale’ e renderla globale. È un racconto in cui riconoscersi, per alimentare e condividere il senso di appartenenza a una terra e a una comunità, con occhi sempre curiosi e aperti al mondo.
«Ho scritto Scèblasti pensando a un modo semplice e immediato per raccontare la magia di un cibo capace di fare comunità. È affascinante quanto una specialità alimentare possa configurarsi infatti come un valore, più che un prodotto, arrivando a spandere la sua eco per generazioni. Così, nel mio racconto, la Scèblasti è diventata cosa viva dotata di vita propria e capace, con la sua sola presenza, di risvegliare una comunità intera e di riunirla.» [Roberta Marsano]
«Scèblasti, in grico, significa “senza forma” e dare forma nel disegno a qualcosa che non ne ha, è stata senza dubbio una sfida complessa. Poi è arrivato il testo di Roberta. Le immagini e le tavole hanno cominciato a prendere forma nella mia testa prima che sul foglio. I personaggi definiti nelle parole si sono disegnati da soli e la signora Giulietta mi è quasi sfuggita dall’iPad. Fortunatamente la Scèblasti (quella vera e propria) l’ho dovuta disegnare solo una sola volta.» [Francesco Cuna]