La Rocha
Autore: La Rocha
Collana: Musica dalla terra
«I nomi sono puri purissimi accidenti» (A. Manzoni).
Non è il caso del gruppo La Rocha, che invece ha meditato il suo scegliendo di attribuirgli una duplice valenza: nel significato e nella sonorità.
“Rocha” in dialetto salentino è la brace, la parte più resistente, quella che si spegne per ultima e che allo stesso tempo è ancora capace di ravvivare il fuoco e farlo tornare a bruciare. L'intento è di testimoniare finanche nel nome un impegno sempre vivo a captare quanto accade nel territorio salentino, ma non solo.
I componenti della band provengono da una lunga militanza in altre formazioni e generi musicali e, con questo importante bagaglio culturale e musicale, hanno voluto dare vita a un nuovo progetto che nel sound spazia dalle sonorità blues alle canzoni popolari cilene, cubane e brasiliane, dalla patchanca al dub, il tutto missato con l’energia e l’anticonformismo tipici del punk.
I temi dell'album d'esordio sono nel solco della tradizione combat folk e sono sintesi poetica e sonora di una riflessione politico-sociale sul mondo e sulla Storia: dalle favelas brasiliane ai clochard, dalla crisi che strangola ancora questo paese all'Ilva di Taranto e al sogno mancato dell'industrializzazione del sud; ci sono gli amori omosessuali e le vittime di mafia, ancora la battaglia contro il gasdotto nel Salento e i sogni dei migranti che si infrangono durante disumani viaggi della speranza.
L'ultima traccia è un omaggio alla scrittrice Rina Durante e alla sua Questione meridionale: un remix in chiave dub con la partecipazione speciale di Treble lu Professore.